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Simulazione Economia Aziendale 2020: esempi svolti

Simulazione Economia Aziendale 2020: esempi svolti

Maturità 2020: simulazione seconda prova di economia aziendale.

Gli studenti della Ragioneria ( Amministrazione, Finanza e Marketing ) nella loro seconda prova dell’esame di Maturità affronteranno la traccia di Economia Aziendale , in quanto è l’unica materia che caratterizza l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing; non c’è la possibilità di alternare le materie da un anno all’altro, come accade in altre scuole e negli altri indirizzi. Il consiglio che diamo sempre è quello di allenarvi sia a casa che a scuola con i vostri professori, per arrivare, al giorno della prova, consapevoli di quello che andrete ad affrontare e con un pizzico di ansia in meno. Oggi, per aiutarvi in questo, vi diamo qualche esempio di traccia svolta della seconda prova di economia aziendale e voi, mi raccomando, provate a farla. Qui trovate i nuovi esempi di traccia dell’anno scorso:  Esempi tracce prove scritte

Scopri anche:

  • Seconda Prova 2020: cosa prevede la traccia di economia aziendale

business plan esempio esame di stato

Simulazione Economia Aziendale Maturità 2020: com’è strutturata la prova

La prova di economia aziendale a cui saranno sottoposti gli studenti della Ragioneria, indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing, si presenta sotto forma di traccia ed è divisa in due parti:

  • La  prima parte  è una traccia unica, che richiede di esporre un argomento di Economia Aziendale affrontato durante l’ultimo anno scolastico, analizzando un documento e calcolando il bilancio d’esercizio, lo stato patrimoniale ecc…
  • La  seconda parte  è composta da 4 quesiti, e lo studente dovrà scegliere di svolgerne 2. In genere è collegata alla prima parte, e richiede di sviluppare un aspetto dell’argomento precedente in modo tecnico e pratico.

Per portare a termine la vostra prova avrete 6 ore di tempo a disposizione e potrete utilizzare sia la calcolatrice che il Codice Civile non commentato . Dal momento che la prova è abbastanza complessa, vi consigliamo di studiare bene tutte le materie e gli argomenti trattati durante l’anno cercando di riprendere quegli argomenti in cui credete di avere qualche lacuna. Un’altra mossa pratica e intelligente è quella di recuperare le tracce già svolte e provare a rifarle, nel frattempo noi ve ne forniamo qualche esempio.

Simulazione Economia Aziendale Maturità 2020: qualche esempio svolto

Per aiutarvi e darvi indicazioni dettagliate su come svolgere la prova di economia aziendale vi riportiamo la traccia del 2015.

L’azienda Omega all’inizio dell’anno X1 presenta una tavola dei valori il cui totale è di 4.500 tra impieghi e fondi; lo studente dovrà affrontare questi punti:

  • Operazioni di scambio e tavola dei valori
  • Valore di presumibile realizzo indiretto
  • Illustrare la relazione esistente tra le tre configurazioni di capitale ed il significato economico delle differenze che tra esse si vengono a creare
  • Illustrare sinteticamente il concetto di economicità

Dopo aver letto attentamente la traccia, fate uno schema di quanto volete esporre, in modo da non tralasciare nulla; fatta la scaletta procedete con lo svolgimento della traccia, centrate bene l’argomento ed esponetelo con chiarezza. Dopo aver svolto bene la prima e la seconda parte, posate un attimo la penna, chiudete gli occhi e solo dopo esservi riposati per qualche minuto, rileggete bene quanto avete scritto e correggete eventuali errori.

Qui trovate altri esempi di traccia da usare come simulazioni:

  • Simulazione seconda prova Ragioneria (Amministrazione Finanza e Marketing)  articolazione Relazioni internazionali per il marketing (RIM) traccia di lingua inglese.
  • Simulazione seconda prova  Ragioneria (Amministrazione Finanza e Marketing)  articolazione Sistemi informativi aziendali traccia di Informatica.

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Come creare un business plan: esempio pratico (2024)

Pubblicato: 21/09/2023, 11:18 am

Revisione di

Perché creare un business plan?

Business plan: esempio in 6 punti, 1. mission o vision, 2. offerta e proposta di valore, 3. pubblico di riferimento e potenziali clienti, 4. flussi di ricavi, canali di vendita e di marketing, 5. organizzazione, fornitori e gestione delle attività, per concludere.

Un business plan è un documento utilizzato per definire obiettivi e strategie che consentano a un’attività di raggiungere il successo. Nell’articolo che segue forniremo un semplice esempio di business plan, che copre le indicazioni essenziali per l’avvio di una piccola impresa o di un’attività in proprio: se hai intenzione di dare vita a un progetto imprenditoriale, questo esempio può rappresentare un punto di partenza per sviluppare una pianificazione più completa.

La creazione del business plan è un processo essenziale per comprendere meglio costi, incarichi, opportunità di guadagno e quali modelli di business siano più remunerativi. Non sono solo gli imprenditori alle prime armi a dover sviluppare un business plan: si tratta di un’operazione preziosa per chiunque gestisca un’attività. Un business plan può essere strutturato secondo diversi gradi di complessità, dai più basilari ai piani più dettagliati, comprensivi di ricerche di mercato, costi e previsioni sui ricavi. Che tu sia un imprenditore in proprio o abbia lanciato una startup in cerca di finanziamenti, creare un business plan ben strutturato è un passo fondamentale per avviare un’impresa .

Un business plan completo dovrebbe comprendere sei elementi chiave, illustrati in questo esempio. Il livello di approfondimento richiesto dipende principalmente dalla scelta di avviare una piccola impresa o di ricorrere a un finanziamento da parte di un investitore. Le imprese finanziate da investitori, infatti, richiedono ricerche di mercato più approfondite e dettagli operativi e finanziari a sostegno del progetto.

Inizia il tuo business plan con un resoconto conciso che racchiuda la tua idea. Questa sezione deve rispondere in modo sintetico a cinque domande fondamentali. Le risposte saranno approfondite nelle sezioni successive del nostro esempio di business plan.

  • Di cosa si occupa la tua azienda? Vendi prodotti, servizi, informazioni o un insieme di queste cose?
  • Dove si svolge l’attività? La tua attività si svolge online, in negozio, tramite dispositivi mobili o in un luogo o ambiente specifico?
  • A chi si rivolge la tua attività? Qual è il mercato di riferimento della tua azienda e che caratteristiche ha il tuo cliente ideale?
  • Perché i potenziali clienti dovrebbero considerarla? Cosa dovrebbe spingere i tuoi clienti ideali a notare la tua attività?
  • In che modo i tuoi prodotti e/o servizi si distinguono da quelli della concorrenza? Cosa dovrebbe spingere i tuoi clienti ideali a scegliere la tua attività rispetto a quella di un concorrente?

Se hai difficoltà a fornire risposte a queste domande nella sintesi del tuo business plan, non preoccuparti. Man mano che lavorerai al piano, è molto probabile che scoprirai possibili risposte a queste domande, identificando nuove opportunità per la tua idea di business.

In questa sezione del business plan, dovrai illustrare la tua offerta commerciale. È inoltre il momento di definire la tua proposta di valore, spiegando perché la tua attività potrebbe risultare preziosa per dei potenziali clienti.

Lavorando a questa parte, potresti scoprire nuove opportunità di mercato che inizialmente non avevi considerato. Per esempio, una startup specializzata in prodotti senza glutine e chetogenici potrebbe ampliare la propria proposta di valore preparando dolci personalizzati per occasioni speciali adatti a diverse preferenze alimentari.

In questa sezione identificherai il tuo pubblico di riferimento, parlando dei problemi e delle esigenze specifiche a cui il tuo prodotto o servizio può fornire risposte. Questa fase è fondamentale per sviluppare una strategia di marketing e un’offerta di prodotti.

Per farlo in modo efficace, individua un problema che il tuo target si trova ad affrontare. Per esempio, la startup specializzata in cibi senza glutine e chetogenici può rivolgersi a persone attente alla salute e alla ricerca di questi prodotti. Tuttavia, è essenziale accertarsi di rivolgersi a una base di clienti sufficientemente ampia da poter sostenere l’attività, il che potrebbe significare che dovrai offrire una varietà di prodotti da forno tradizionali insieme quelli più particolari.

La nostra economia è trainata dalle tecnologie informatiche e grazie a internet oggi le startup possono contare su molte opportunità di guadagno e raggiungere un pubblico di riferimento sempre più variegato. In questo contesto, i flussi di ricavi e i canali di vendita divengono anche strumenti di marketing: la presente sezione è dedicata a tutti questi aspetti.

Flussi di ricavi

I flussi di ricavi corrispondono ai molti modi in cui è possibile generare guadagni con la propria attività. Nel tuo business plan, elenca le fonti di entrate al momento del lancio e indica eventuali idee che consentano di ampliare l’attività in futuro.

Ad esempio, il business plan della startup specializzata in prodotti gluten free potrebbe contemplare i seguenti flussi di ricavi:

  • Vendita di prodotti: online, in negozi pop-up, all’ingrosso e (in futuro) in negozio
  • Ricavi derivanti da campagne di affiliazione: monetizzazione dei post contenenti link di affiliazione pubblicati all’interno di un blog e/o sui profili social
  • Entrate derivanti dalle inserzioni pubblicitarie: annunci pubblicitari sul sito web
  • Vendite di ebook: (in futuro) pubblicazione di ebook di ricette di dessert senza glutine e compatibili con la dieta chetogenica
  • Ricavi ottenuti grazie ai video: (in futuro) monetizzazione di un canale YouTube con video informativi sulla realizzazione di dessert senza glutine e chetogenici
  • Webinar e corsi online: (in futuro) monetizzazione di webinar orientati al coaching e corsi online dedicati a consigli e tecniche di cottura
  • Contenuti riservati ai soci: (in futuro) monetizzazione di una sezione del sito web riservata ai soci e dedicata a contenuti speciali a integrazione dei webinar e dei corsi online
  • Franchising: (in futuro) vendere l’idea di aprire forni specializzati nella realizzazione di questi prodotti di nicchia a imprenditori di franchising.

Canali di vendita

I canali di vendita consentono di generare flussi di ricavi. Questa sezione risponde anche alla domanda “dove si svolge l’attività?” contenuta nel secondo punto della vision del progetto.

Ad esempio, nel business plan della startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbero essere indicati i seguenti canali di vendita:

  • POS: un sistema di vendita per dispositivi mobili come Shopify o Square POS per la gestione delle vendite in mobilità in contesti quali mercati, eventi e fiere
  • Piattaforma ecommerce: un negozio online come Shopify , Square o WooCommerce per le vendite al dettaglio online e gli ordini di vendita all’ingrosso
  • Canali social: post e pin con pulsanti per l’acquisto su Facebook , Instagram o Pinterest, che consentano di vendere online attraverso i propri profili
  • Negozio: una sede fisica, quando l’attività sarà cresciuta al punto di consentirti di gestire un negozio.

Di seguito elenchiamo ulteriori canali che possono fungere da fonti di reddito:

  • Ricavi derivanti da campagne di affiliazione: sezione blog sul sito di ecommerce e partner affiliati
  • Entrate derivanti dalle inserzioni pubblicitarie: annunci pubblicitari sul sito di ecommerce
  • Vendite di ebook: vendite di ebook su Amazon tramite Kindle Direct Publishing
  • Ricavi ottenuti grazie ai video: canale YouTube con monetizzazione degli annunci pubblicitari
  • Webinar e corsi online: piattaforme dedicate a corsi online e webinar che consentano di gestire la creazione di account per gli iscritti e il caricamento e la riproduzione di contenuti registrati
  • Contenuti riservati ai soci: contenuti protetti da password tramite applicazioni per la creazione di community di utenti iscritti come MemberPress.

Canali di marketing

Spesso i canali di marketing e di vendita utilizzati dalle imprese presentano forti sovrapposizioni. I video e le piattaforme online come i social media, i siti web o i blog fungono sia da strumenti di marketing che da fonti di ricavi, risultando particolarmente utili per le startup e le imprese di piccole dimensioni.

Ad ogni modo, i canali pubblicitari tradizionali come la radio, la TV, le comunicazioni dirette per posta e la carta stampata hanno mantenuto il proprio valore per molte attività e, pertanto, devono essere presi in considerazione al momento della creazione di un piano di marketing e di un budget all’interno di un business plan.

In questa sezione del nostro esempio di business plan spieghiamo come indicare la struttura, le modalità di gestione dell’azienda ed eventuali certificazioni o permessi necessari per l’avvio dell’impresa.

La startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbe elencare alcuni punti simili ai seguenti:

  • Struttura aziendale: definizione dell’organizzazione dell’attività
  • Permessi e certificazioni: licenza per il trattamento degli alimenti e per la produzione alimentare artigianale. In alternativa, affitto di una cucina commerciale in possesso dei requisiti necessari
  • Ruoli e responsabilità: imprenditore in proprio, tutti i ruoli e le responsabilità sono in capo al titolare
  • Attività quotidiane: procurarsi gli ingredienti e cucinare tre giorni a settimana per rispondere agli ordini. Riservare del tempo agli eventi di settore, ai mercati e agli ordini dei partner all’ingrosso, se necessario. Spedire a giorni alterni gli ordini effettuati online. Aggiornare il sito web e creare post social, sul blog e contenenti link di affiliazione nei giorni in cui non vengono effettuate le spedizioni.

L’ultimo passaggio nella stesura del business plan consiste nell’elencare i costi previsti per l’avvio e la gestione dell’attività, oltre che i ricavi attesi. Grazie a strumenti gratuiti come Square e alle opportunità di marketing offerte dai social media, è possibile lanciare una startup a costi molto contenuti.

In molti casi, il costo della merce, della spedizione e dell’imballaggio, delle autorizzazioni e licenze, e della stampa dei biglietti da visita sono le uniche spese da sostenere.

Sviluppare al meglio il business plan della propria attività è un passaggio fondamentale per chi si appresta a lanciare un’impresa, ma è altrettanto importante che la fase di pianificazione non si trasformi in un ostacolo per l’avvio dell’attività.

Tieni presente, inoltre, che un business plan non è mai un documento destinato ad assumere valore definitivo. I mercati, il pubblico e le tecnologie sono in costante evoluzione, così come gli obiettivi aziendali e le strategie sviluppate per raggiungerli. Considera il tuo business plan, quindi, come un documento dinamico, soggetto a revisioni periodiche, da ampliare e modificare in risposta alle opportunità di mercato e alla crescita della tua attività.

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Krista Fabregas è una professionista esperta nell'ambito dell'ecommerce e della redazione di contenuti online. Vanta oltre vent'anni di esperienza pratica, che mette al servizio di chi desidera lanciare e far crescere società di successo nel settore tecnologico. Tra le sue competenze rientrano l'avvio e lo sviluppo di attività di ecommerce, operazioni e logistica per le PMI, piattaforme per la creazione di siti web, sistemi di pagamento, marketing multicanale e redditi da attività collaterali e programmi di affiliazione. Krista ha conseguito la laurea in Lettere presso la University of Texas di Austin e ha ricoperto posizioni apicali presso la NASA, un'azienda Fortune 100 e diverse startup digitali.

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Tutti gli esempi sono ottimizzati per la richiesta di finanziamenti e agevolazioni a fondo perduto.

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COMPATIBILI CON I BANDI DI INVITALIA

Puoi utilizzare i nostri software specifici per accedere ai finanziamenti a tasso zero e alle agevolazioni a fondo perduto di Invitalia .

Abbiamo creato quattro moduli per riclassificare automaticamente i dati economici e finanziari dei nostri business plan secondo gli schemi previsti dai piani d’impresa dei bandi Invitalia :

  • RESTO AL SUD
  • ON – OLTRE NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO
  • SMART&START
  • SELFIEMPLOYMENT

UN ESEMPIO DI BUSINESS PLAN SU CUI LAVORARE

Nel software è precaricato un esempio completo di business plan , già realizzato per un caso reale.

Potrai modificare direttamente l’esempio nelle seguenti sezioni :

  • Dati aziendali , capitale sociale e agevolazioni;
  • Investimenti , modificando descrizioni, date ed importi;
  • Importo, tasso e durata dei mutui e finanziamenti ;
  • I tuoi prodotti, prezzi di vendita e costi di acquisto;
  • Volumi di produzione e vendita;
  • Costi variabili di produzione di beni e servizi;
  • Costi fissi e personale dipendente …

e sia la parte numerica che il documento di business plan si aggiorneranno automaticamente .

In questo modo potrai procedere in sicurezza senza fare errori e risparmierai molto tempo ottenendo un risultato professionale .

Esempio business plan pronto

L’UNICO SOFTWARE DAVVERO COMPLETO

Non troverai altri software specifici per fare il business plan di ogni singola attività e che includano:

  • il budget economico e finanziario;
  • il documento di business plan interattivo e già compilato in ogni sua parte;
  • due scenari alternativi coi quali potrai fare ogni tipo di simulazione per stabilire prezzi, investimenti e fare scelte di impresa corrette e razionali.
  • l’ analisi di bilancio con oltre 30 indici e i bilanci riclassificati;
  • l’ analisi SWOT ,il Business model Canvas e il piano di marketing ;
  • Gestione IVA, riserve e conferienti;
  • la stampa analitica di tutte le tabelle, grafici e bilanci ottenuti nel budget.

2 SCENARI ALTERNATIVI PER L’ANALISI DEI RISCHI

Un’altra funzione che troverai solo nei nostri software è quella degli scenari alternativi totalmente automatici.

Potrai variare fino a nove parametri per fare ogni tipo di simulazione e:

  • stabilire il prezzo migliore per i tuoi prodotti;
  • calibrare gli investimenti e le spese per il personale;
  • vedere come varia l’utile al variare dei volumi di produzione e vendita;
  • verificare la liquidità ed il fabbisogno finanziario al variare dei 9 parametri ecc.

I risultati degli scenari saranno poi riportati anche nel documento di business plan.

Scenario ottimistico

COME FARE IL PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO CON I NOSTRI SOFTWARE SPECIFICI

Vediamo ora gli 8 passi per la verifica e l’eventuale modifica dei valori dell’esempio di business plan precaricato in ognuno dei nostri software specifici.

Il lavoro è reso ancora più facile ed intuitivo dal fatto che il budget è interamente costruito con excel che è uno strumento potento, semplice e ben conosciuto dalla maggior parte degli utenti.

Ad ogni variazione apportata, il programma ricalcolerà ogni dato e aggiornerà l’intero lavoro, incluso il documento di business plan che vedremo in seguito

1) DATI DELL’IMPRESA, CAPITALE SOCIALE E AGEVOLAZIONI

Questa è la prima sezione nella quale vengono inseriti i dati dell’impresa e del capitale sociale con tutti i dati delle sottoscrizioni, aumenti di capitale e dei versamenti.

Inoltre abbiamo inserito i dati delle agevolazioni a fondo perduto richieste con i dati di erogazione ed il numero di anni nei quali verrà spalmato il ricavo di competenza.

Il software gestisce sia le agevolazioni in conto capitale che quelle in conto esecizio ed ogni dato già inserito in questo primo step può essere facilmente e velocemente variato, integrato o cancellato.

Come anticipato, ad ogni variazione, il programma ricalcola tutto e va ad aggiornare il bilancio e tutte le altre tabelle intermedie. 

Anagrafica, capitale sociale e agevolazioni

2) GLI INVESTIMENTI E I RELATIVI AMMORTAMENTI

Qui troverai tutti gli investimenti tipici di ogni attività, ognuno con il corretto coefficiente di ammortamento previsto dalle tabelle ministariali per la specifica attività.

Il software gestisce fino a 25 categorie di beni strumentali materiali, immateriali o finanziarie e ne calcola le quote di ammortamento.

Ricordati di indicare, nella colonna “TIPO”, la tipologia di bene strumentale come spiegato nella nota che si aprirà passando sopra al corrispondente triangolino rosso (materiale, immateriale, finanziaria ecc).

Se hai in programma di sostenere ulteriori investimenti potrai facilmente aggiungerli oppure potrai modificare la descrizione, l’importo o la data di acquisto di quelli esistenti.

Il software calcolerà immediatamente le corrette quote di ammortamento e potrai passare velocemente alla fase successiva.  

Investimenti e quote di ammortamento

3) MUTUI, PRESTITI E FINANZIAMENTI

Tutti i software specifici ed i relativi esempi di business plan sono pensati ed ottimizzati per la richiesta di mutui, prestiti e finanziamenti .

Il software calcola con precisione il fabbisogno finanziario per realizzare l’idea di business in modo da poter stabilire come reperire la liquidità necessaria attraverso capitale proprio, finanziamenti soci o prestiti bancari.

Possiamo quindi inserire i mutui e finanziamenti da chiedere con la relativa data, importo, durata e tasso di interesse e il programma calcolerà automaticamente la rata e l’importo degli interessi passivi

Come anche nelle altre sezioni, puoi modificare i dati del mutuo inserito o aggiungere fino a cinque nuovi mutui .

Se partecipi a un bando di Invitalia , ricorda di inserire il finanziamento agevolato nella prima riga, in modo che il modulo possa riclassificare correttamente il dato negli schemi del piano di impresa che dovrai presentare.

Mutui, finanziamenti e calcolo rata

4) PRODOTTI E SERVIZI, PREZZI DI VENDITA E COSTI DI ACQUISTO

Questa è la sezione nella quale abbiamo individuato i prodotti e servizi offerti dalla nostra impresa.

Per ogni prodotto abbiamo individuato il prezzo di vendita , le eventuali provvigioni di vendita (commissioni carte di credito premi o provvigioni) e, per i beni esclusivamente commercializzati, il costo di acquisto e la percentuale di ricarico .

Per i beni prodotti non andrà indicato alcun costo di acquisto ma avremo invece, più avanti, la sezione dei costi variabili con la relativa distinta base.

Per cambiare o aggiungere un prodotto è sufficiente scrivere sopra ad un prodotto esistente il nome del nuovo prodotto o aggiungerne uno nuovo in un campo vuoto ed inserire o variare il prezzo di vendita ed il costo di acquisto.

prezzi di vendita e costi di acquisto

5) VOLUMI DI PRODUZIONE / GESTIONE TARIFFE E PERNOTTAMENTI

Abbiamo diverse versioni del software con i quali creiamo i nosti modelli di business plan già fatti: la versione per le attività ricettive e quelle per le imprese commerciali, di servizi, professionali e di produzione.

Per le attività ricettive abbiamo, oltre alla sezione dei volumi di produzione, anche quella dei pernottamenti per poter gestire un numero illimitato di unità abitative e fino a 10 differenti tariffe.

In ogni software specifico, troverai una utility specifica per il calcolo dei volumi di produzione e vendita.

In questo modo potrai calcolare rapidamente i volumi mese per mese e variarli altrettanto velocemente per fare simulazioni e prove e sarà il software a ricalcolare tutto automaticamente.

Inoltre potrai utilizzare il software anche per il controllo di gestione sostituendo, mese per mese, i dati previsionali con quelli rilevati a consuntivo.

Calcolo dei volumi di produzione

6) I COSTI VARIABILI E LA DISTINTA BASE

Per le attività produttive di beni e servizi la gestione dei costi variabili è di vitale importanza.

Qui possiamo indicare, per ognuno dei nostri prodotti, tutte le componenti necessarie a realizzarlo.

Negli esempi di business plan già fatti , contenuti nei vari software specifici, abbiamo già indicato tutte le materie prime, componenti o semilavorati necessari alla realizzazione di ogni prodotto.

Per ogni voce di costo variabile abbiamo indicato la tipologia (materia prima, mano d’opera, lavorazioni ecc), il prezzo unitario e la quantità necessaria per la produzione di un’unità di prodotto.

Qualunque sia il nostro prodotto qui potremo facilmente indicare tutte le sue componenti: che sia la ricetta per la realizzazione di una pizza o di pasticcini o per la produzione di un servizio di noleggio o di manutenzione.

Una volta inseriti i singoli costi variabili di produzione il programma li moltiplica per i volumi di produzione precedentemente indicati e calcola i costi variabili complessivi per prodotto o per tipologia nelle tabelle di riepilogo.

Costi variabili di produzione

7) I VOLUMI DI VENDITA DEI PRODOTTI E SERVIZI

Nella sezione dei volumi di vendita troverai le quantità vendute indicate analiticamente per ogni prodotto e per ogni mese.

Puoi modificare facilmente tali quantità semplicemente sostituendo il valore già indicato con quello desiderato e, ad ogni variazione, verranno ricalcolati i fatturati, flussi finanziari, bilanci, ecc.

Per i servizi i volumi di vendita solitamente sono uguali a quelli di produzione e possono essere ricopiati automaticamente dai volumi di produzione con un solo click sull’apposito pulsante che abbiamo previsto.

Come in ogni sezione troverai le tabelle riepilogative, riassuntive e relativi grafici.

Calcolo dei volumi di vendita

8) LA GESTIONE DEI COSTI FISSI

La sezione dei costi fissi è l’ultima nella quale dovrai controllare e eventualmente modificare i dati.

Qui puoi gestire tutti i costi fissi con dettaglio mensile e calcolare automaticamente le spese del personale.

Per i dipendenti dovrai solo inserire il mese di inizio e fine assunzione, il numero e lo stipendio lordo previsto e sarà il programma a calcolare automaticamente i contributi, inail, tfr, tredicesima e quattordicesima.

Se preferisci puoi comunque inserire i dati del personale manualmente.

Anche tutti gli altri costi fissi possono essere modificati indicando semplicemente i nuovi valori o variando le voci già previste.

Costi fissi e calcolo spese del personale

Una volta terminato il controllo dei dati già esistenti per il vostro specifico business plan già, sarà il programma a ricalcolare:

  • il bilancio CEE e i fatturati;
  • il cash flow e il rendiconto finanziario;
  • l’analisi di bilancio con oltre 30 indici e conti economici e stati patrimoniali riclassificati.

Sarà sufficiente un click per stampare tutto il budget aziendale economico e finanziario a 5 anni e per ottenere il documento di business plan già interamente realizzato ed aggiornato con i nuovi dati.

L’unica cosa che ti rimarrà da fare sarà inviare un’email alla banca, ai soci o ai potenziali investitori con il business plan in PDF e la stampa del budget analitico integrale.

ECCO IL MODELLO DI BUSINESS PLAN

Con un clik il software crea il documento di business plan con tutti i dati economici e finanziari ottenuti fino ad ora.

Se ti accorgi di dover aggiungere o modificare un dato puoi sempre tornare al modulo del budget, apportare le modifiche necessarie e, con un altro clic, aggiornare di nuovo il documento.

Il documento sarà già completo e strutturato in capitoli, tutti già debitamente compilati dai nostri professionisti sulla base di un caso reale per ogni singola attività economica.

Potrai modificare e integrare tutti i testi presenti e, in corrispondenza di ogni capitolo, troverai una breve guida che ti aiuterà a personalizzarlo.

Vediamo ora, punto per punto, come sarà strutturato e i contenuti del documento di business plan che viene creato dai software specifici.

 I) EXECUTIVE SUMMARY – UNA BREVE DESCRIZIONE DELLA TUA IDEA DI BUSINESS

Si tratta della prima e più importante sezione del documento di business plan ed è il primo messaggio che dai al destinatario del business plan.

Con l’ executive summary il lettore si farà  una prima impressione che sarà poi difficile da modificare nel resto del documento, quindi è fondamentale colpirlo positivamente fin da subito.

Puoi già scrivere una bozza di executive summary ma poi è fondamentale rivederla, anche profondamente, al termine del lavoro.

Deve trattarsi di una sintesi del progetto da leggere in pochi minuti e dovrà toccare i seguenti argomenti:

  • I beni o servizi che intendi produrre o le merci che intendi commercializzare;
  • chi saranno i tuoi clienti, identificandoli con una buona precisione;
  • quali sono i bisogni del tuo target che andrai a soddisfare le motivazioni che lo spingeranno a rivolgersi proprio alla tua impresa;
  • come sarà organizzata la tua impresa;
  • una descrizione delle risorse umane che parteciperanno al progetto;
  • l’individuazione delle risorse finanziarie necessarie a realizzarlo e i risultati attesi da questo progetto.

 II) IL MERCATO AL QUALE INTENDI RIVOLGERTI

A quale segmento di mercato intendi rivolgerti?

Chi saranno i tuoi clienti e per quale motivo decideranno di acquistare i tuoi prodotti oppure usufruire dei tuoi servizi?

Cerca di far capire al lettore se i tuoi prodotti soddisfano bisogni ed esigenze che attualmente non sono soddisfatte oppure spiegagli come intendi farlo in modo migliore, ad un minor prezzo o con una maggior fruibilità.

Non dimenticare di dire se e come reagirà il mercato alla tua discesa in campo.

La segmentazione del mercato di riferimento

È importante individuare con precisione quale sarà il mercato al quale intendi rivolgerti classificandolo in funzione di tutti i più importanti criteri come, ad esempio:

  • se appartiene al settore privato oppure a quello pubblico;
  • se la clientela è italiana, europea o appartiene ad un preciso territorio;
  • il comportamento d’acquisto, ad esempio, online o di tipo tradizionale;
  • la numerosità del mercato di riferimento in relazione alla dimensione della tua impresa.

L’evoluzione del tuo mercato di riferimento

Non è semplice per una piccola impresa fare previsioni sull’andamento del mercato ma, grazie ad internet, è sempre più facile avere accesso a studi e ricerche di mercato dalle quali tratte segnali importanti.

Al tempo stesso bisognerà anche individuare possibili rischi di natura esterna derivanti da cambiamenti legislativi, ordinanze locali o di natura politica magari per la dipendenza da altri stati nell’approvigionamento delle materie prime.

La concorrenza

Cerca di individuare, uno ad uno, tutti i tuoi competitor che possano soddisfare il medesimo bisogno del tuo mercato di riferimento anche in maniera differente.

Studia e descrivi eventuali barriere all’ingresso nel tuo segmento di mercato ed elabora strategie per superarle.

Individua i punti di forza e di debolezza, sia tuoi che della concorrenza e cerca di capire come reagirà alla tua entrata sul mercato.

Nel documento troverai istruzioni ancora più approfondite che ti aiuteranno a ragionare su tutti gli aspetti relativi al mercato e alla concorrenza.

 III) I PRODOTTI ED I SERVIZI OGGETTO DELLA TUA ATTIVITÀ

Definisci in modo chiaro quali sono i beni o servizi che intendi produrre o le merci che hai deciso di commercializzare.

Soffermati soprattutto sugli aspetti importanti per soddisfare i bisogni del tuo mercato di riferimento e poi approfondisci i successivi punti:

  • descrizione tecnica, se necessario, dei prodotti e dei servizi, descrivendo il processo produttivo e indicando come andranno a soddisfare i bisogni del tuo target di mercato;
  • indica i tempi per la progettazione e la produzione dei beni, per la messa a punto dei servizi da erogare o per la ricerca e l’approvigionamento degli articoli da commercializzare;
  • l’erogazione di eventuali servizi accessori come ad esempio il servizio di installazione, di manutenzione, formazione, post vendita ecc.

IV) IL PIANO DI MARKETING

Ricorda innanzitutto che la promozione e la pubblicità sono un elemento della strategia di marketing ma non sono la stessa cosa.

Per definire il piano di marketing possiamo dire che è l’insieme di tutte le azioni e strategie messe inatto per raggiungere gli obiettivi di vendita ad un determinato livello di prezzo.

Il piano di marketing è fondamentale per il successo dell’impresa e, quindi, questa sezione deve essere fatta davvero bene e deve risultare chiara, interessantee convincere il lettore della sua bontà.

Il piano di marketing abbraccia, fondamentalmente quattro aree:

  • la definizione e le caratteristiche del prodotto o del servizio;
  • la scelta dei prezzi di vendita;
  • la distribuzione del prodotto;
  • la promozione e la pubblicità.

Il prezzo di vendita

Illustrare e documentare come si è arrivati alla definizione del o dei prezzi di vendita.

Si tratta di un processo complesso che deve tenere conto dei prezzi di mercato praticati dalla concorrenza, del posizionamento sul mercato stesso, dei costi di produzione e dei costi fissi di struttura.

La promozione dei prodotti e dei servizi erogati dall’impresa

In questo paragrafo dovranno essere illustrate le strategie adottate per la promozione dei propri prodotti, il budget messo a disposizione e i canali di promozione che si intende utilizzare.

La promozione può essere volta a pubblicizzare direttamente la vendita dei prodotti, oppure a creare il bisogno che si vuole soddisfare o ancora a promuovere la conoscibilità del marchio e l’immagine dell’impresa.

La distribuzione dei prodotti e dei servizi

Spiegare innanzitutto come si intende vendere il prodotto e attraverso quali canali: tradizionale, online, distributori automatici, porta a porta, ecc.

La vendita di un prodotto, ma anche di un servizio, può avvenire in tantissimi modi ed è bene scegliere quello migliore per il target definito e per la tipologia di prodotto trattato.

V) IL PIANO ORGANIZZATIVO

Il piano organizzativo deve contenere tutte le informazioni su come sarà organizzata la tua impresa.

Può essere piò o meno ampio ed importante in funzione della dimensione e della complessità del progetto e dovrà illustrare:

  • quali funzioni saranno svolte internamente e quali esternamente;
  • le competenze presenti all’interno del gruppo e quelle all’esterno (ad esempio commercialista, tecnici ecc).

In particolare ti consigliamo di approfondire i seguenti aspetti dell’organizzazione:

  Le risorse umane di cui potrai avvalerti

Descrivi le capacità, le esperienze, i ruoli e le mansioni affidate ad ogni persona che farà parte del progetto evidenziando le competenze.

Per maggior chiarezza rappresenta il tutto graficamente con un organigramma aziendale e non aver paura ad individuare eventuali carenze indicando però come prevedi di risolverle.

La forma giuridica e il know how disponibile

Indica il tipo di società che hai scelto e spiega il perchè soffermandoti sugli aspetti economici, legali, organizzativi e di limitazione o meno delle responsabilità.

Evidenzia le competenze e le conoscenze sulle quali potrai far leva e che ti differenziano dalla concorrenza come particolari titoli, esperienze, brevetti, successi imprenditoriali ottenuti in precedenza, tecnologie avanzate a tua disposizione.

I processi produttivi

Questo punto è molto importante per le aziende che si occupano della produzione di beni ma anche di servizi.

In questo paragrafo potrai illustrare come si svolge il processo per ottenere i prodotti che immetterai sul mercato illustrando:

quali fasi della produzione si svolgeranno internamente e quali invece saranno esternalizzate;

  •  in quali unità locali si svolgerà la produzione;
  • quali attrezzature, macchinari ed impianti verranno utilizzati;
  • localizzazzione e organizzazione dei magazzini utilizzati ecc

  I mercati di approvigionamento, la logistica e l’ambiente

Anche questo punto può avere maggiore o minore importanza in funzione del tipo di impresa che hai in mente e sarà importantissimo se avrai a che fare con fornitori strategici di materie prime e componenti.

In tal caso dovrai identificare i componenti principali del prodotto e individuare con precisione i fornitori, il loro potere contrattuale e le possibili alternative di approvigionamento.

Allo stesso modo sarà importante indicare i flussi logistici di materie prime e componenti per individuare eventuali rischi di blocco e le possibili alternative.

Dovrà essere chiaro cosa succederà in occasione di importanti fluttuazioni dei prezzi o interruzioni di fornitura e come hai previsto di farvi fronte.

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Modelli ed esempi per l'allestimento di un business plan

Modello di business plan (DOC, 73 kB, 14.11.2019) Modello per l'allestimento di un business plan

Esempio di business plan (DOC, 83 kB, 14.11.2019) Esempio di business plan per piccole imprese

Modello di business plan (PDF, 323 kB, 14.11.2019) Modello per l'allestimento di un business plan per una piccola impresa (versione breve)

Esempio di business plan per PMI (PDF, 134 kB, 14.11.2019) Esempio di business plan per una piccola e media impresa (versione breve)

Modello di business plan (PDF, 782 kB, 14.11.2019) Modello per l'allestimento di un business plan per PMI (versione completa)

Esempio di business plan per PMI (PDF, 250 kB, 14.11.2019) Esempio di business plan per una piccola impresa (versione completa)

Esempio di business plan per una media impresa (PDF, 309 kB, 14.11.2019) Modello di business plan per una media impresa (versione completa)

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Ultima modifica 15.02.2020

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